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Macchine agricole

Lotti_Brevetti dal 1968; 50 anni di evoluzione

La Antonio Lotti nelLotti1 nuovo stabilimento in Via Emilia Ponente, 121 a Faenza, in aggiunta alla sua sede storica del Ponte Rosso, condotto dal suo omonimo fondatore, costruttore dal 1968, propone una completa gamma di macchine per la lavorazione del terreno e la gestione di frutteti e vigneti casarsa, cordone speronato, guyot, cortina semplice, capovolto e G.D.C. Tra queste vi sono anche unicità fino ad oggi assenti dal mercato quali il nuovissimo diserbo meccanico con catene.

Ogni macchina costruita oggi da Antonio Lotti porta con se la grandissima esperienza di chi ha progettato e costruito di tutto dagli atomizzatori ai rimorchi ad uno o due assi passando per ruspe,pale,spartineve,caricatori autolivellanti per balle di fieno, estirpatori, scava-raccogli patate e tanto altro nel corso di una carriera di costruttore ininterrotta da cinquant’anni che lo ha portato ad essere conosciuto e apprezzato in tutta Italia e all’estero.

Il costante lavoro di ricerca profuso nella progettazione ha sempre permesso ad Antonio Lotti di dotare i suoi prodotti di innumerevoli soluzioni d’avanguardia, recentemente  anche coperte da  brevetti.

Prima di essere immesso sul mercato ogni nuovo prototipo di Antonio Lotti effettua un lungo e rigoroso percorso di prove e collaudi con continui affinamenti nelle aziende dei clienti più affezionati del marchio. Questo attento confronto tra progettista ed utilizzatore finale, assai raro da riscontrarsi altrove, porta ad una perfetta messa a punto della macchina. Troviamo così coniugate al meglio l’efficienza e la durata care al progettista con l’intuitività e la funzionalità richieste da chi queste macchine si troverà ad utilizzarle per  anni. Grazie  all’accurata progettazione, ai materiali di prima qualità, ai lunghi collaudi e ai costanti perfezionamenti, l’utilizzo di una macchina di Antonio Lotti si rivela un’esperienza semplice e piacevole  con risultati  a regola d’arte anche dove le condizioni del terreno o dell’impianto siano non ottimali, o addirittura atipiche.